Ci stiamo avvicinando all'epoca del Carnevale, che in questa terra comincia in generale la prossima domenica 7 febbraio per terminare il martedì 9, vigilia del mercoledì di ceneri.
Qui in Navarra non ci sono carnevali di tanto glamour come quello di Venezia, però abbiamo delle celebrazioni davvero caratteristiche e proprie di queste terre.
Sono i carnevali rurali.
In Navarra ci sono diversi esempi: Ituren e zubieta, Alsasua, Unanua, Bera, Lesaka, Lantz.
Tutti sono Carnevali rurali che si misero in marcia dopo la dittatura che ci fu in Spagna e che proibiva di nascondere il viso.
Bisogna sottolineare che i Carnevali della Navarra si realizzano in epoche differenti, non tutti coincidono nelle date esposte anteriormente e celebrano le sfilate durante giorni diversi.
E' altresì interessante sottolineare come nella capitale Pamplona e nei suoi distinti quartieri provano a dar vita a questa festa che cede il passo alla Quaresima.
Prossimamente vi racconterò uno di questi carnevali, quello di Lantz, che vivrò in prima fila nei prossimi giorni.
Fino ad allora ciao,
Juan Luis
venerdì 5 febbraio 2016
San Blas
Il 3 febbraio si celebrò la festa di "San Blas".
Nella mia città, Pamplona, è tradizone mettere nella piazza di San Nicolás, nei portici della chiesa che gli da il nome, una serie di bancarelle di paste e soprattutto di ciambelline, senza dimenticarci dei buonissimi e dolcissimi martelli di caramello,
Per questi portici passa la figura di Sna Blas in processione, benedicendo tutti gli alimenti presenti perchè secondo quanto racconta la tradizione, guarisce le malattie della gola e della laringe.
Inoltre si celebra una messa in suo onore, alla quale soliano accudire le principali autorità della città, tradizione che non si è ripetuta quest'anno visto il carattere aconfessionale del nostro nuovo sindaco.
Ancora ricordo quando, ancora piccolo, nostra nonna ci portava dei magnifici muffins e delle paste "españoletas", convenientemente benedette per il santo patrono.
Tutti correvamo per prendere il dolce che più ci piaceva per godercelo con felicità. E naturalmente facevamo nella bocca il segno della croce prima di mangiarla con il fine di conservare sana la gola,
Che tempi incredibili...!
Juan Luis
Nella mia città, Pamplona, è tradizone mettere nella piazza di San Nicolás, nei portici della chiesa che gli da il nome, una serie di bancarelle di paste e soprattutto di ciambelline, senza dimenticarci dei buonissimi e dolcissimi martelli di caramello,
Per questi portici passa la figura di Sna Blas in processione, benedicendo tutti gli alimenti presenti perchè secondo quanto racconta la tradizione, guarisce le malattie della gola e della laringe.
Inoltre si celebra una messa in suo onore, alla quale soliano accudire le principali autorità della città, tradizione che non si è ripetuta quest'anno visto il carattere aconfessionale del nostro nuovo sindaco.
Ancora ricordo quando, ancora piccolo, nostra nonna ci portava dei magnifici muffins e delle paste "españoletas", convenientemente benedette per il santo patrono.
Tutti correvamo per prendere il dolce che più ci piaceva per godercelo con felicità. E naturalmente facevamo nella bocca il segno della croce prima di mangiarla con il fine di conservare sana la gola,
Che tempi incredibili...!
Juan Luis
giovedì 4 febbraio 2016
I climi della Navarra
In questa mappa troviamo i differenti climi della Navarra.
La zona colorata in azzurro corrisponde alla zona ATLANTICA.
Qui il clima è oceanico o marittimo, fortemente influenzato dalla vicinanza con l'oceano Altlantico, con piogge abbondanti e nebbie. Le temperature son poco estreme.
La zona colorata in verde scuro corrisponde alla zona PIRENAICA.
Qui abbiamo un clima oceanico, pero con degli inverni più freddi. Nelle cime più alte è possibile la presenza di un clima subalpino o continentale con estati fresche ed inverni molto freddi e nevosi.
La zona colorata in verde chiaro è la zona chiamata MEDIA.
Qui troviamo climi di transizione tra quello oceanico del nord e quello mediterraneo del sud di Navarra.
Infine, la zona colorata in giallo è la zona SUD.
Qui troviamo un clima mediterraneo, con estati che diventano più calde e secche quanto più si va al sud.
Tutta questa diversità climatica rende la nostra amata provincia un luogo unico e privilegiato nel mondo.
Ciao,
Juan Luis
La zona colorata in azzurro corrisponde alla zona ATLANTICA.
Qui il clima è oceanico o marittimo, fortemente influenzato dalla vicinanza con l'oceano Altlantico, con piogge abbondanti e nebbie. Le temperature son poco estreme.
La zona colorata in verde scuro corrisponde alla zona PIRENAICA.
Qui abbiamo un clima oceanico, pero con degli inverni più freddi. Nelle cime più alte è possibile la presenza di un clima subalpino o continentale con estati fresche ed inverni molto freddi e nevosi.
La zona colorata in verde chiaro è la zona chiamata MEDIA.
Qui troviamo climi di transizione tra quello oceanico del nord e quello mediterraneo del sud di Navarra.
Infine, la zona colorata in giallo è la zona SUD.
Qui troviamo un clima mediterraneo, con estati che diventano più calde e secche quanto più si va al sud.
Tutta questa diversità climatica rende la nostra amata provincia un luogo unico e privilegiato nel mondo.
Ciao,
Juan Luis
Etichette:
clima,
navarra,
zonaatlantica,
zonamedia,
zonapirenaica,
zonasud
mercoledì 3 febbraio 2016
Euskera, la lingua misteriosa.
Ciao a tutti,
Eccoci qua di nuovo con la prima lezione di euskera, quella lingua che noi Italiani chiamiamo basco.
Prima di tutto una brevissima introduzione, raccontandovi quello che ho appreso in questi 2 anni vivendo a Pamplona. Non cercherò mail nessuna notizia su internet, tutto quello che troverete qua è solo farina del mio sacco.
Cominciamo: il basco è, insieme credo al finladese ed all' ungherese una lingua le cui radici non sono rintracciabili perchè si perdono durante la notte dei tempi.
Naturalmente si è sempre parlato in quella regione chiamata Euskal Herria e che comprende le quattro province basche spagnole (Navarra, Gipuzkoa, Alava e Biscaglia) e le tre francesi.
Durante la dittatura franchista vennero proibiti tutti i regionalismi e con esso naturalmente il basco. Però alla morte di Franco si è ripreso a parlare euskera ed oggi sono sempre di più i genitori che inviano i propri figli alla ikastola (la scuola dove si apprende parlando euskera).
Oltre a questo possiamo dire che c'è stato anche un fiorire di nomi propri baschi per i nuovi nati, Come esempio posso dirvi che i miei re nipotini si chiamano June, Unax e Ibai.
Altra curiosità che mi è venuta in mente giusto ora. Il basco tiene una pronuncia della "Z" molto simile a quella italiana, quindi la nipotina che ha imparato il basco sa pronunciare pizza e pizzaiolo perfettamente. ;-)
Comunque vi racconterò altri annedoti, adesso la prima lezione. Un cosa molto semplice per inziare, declineremo il verbo essere.
Ni naiz Io sono
Zu zara Tu sei
Hura da Lui/Lei è
Gu gara Noi siamo
Zuek zarete Voi siete
Haiek dira Loro sono
Vi avevo avvertito, nessuna similitudine con le altre lingue. Però quella basca è una cultura interessante, perchè non cominciare sapendone di più sulla sua lingua.
Ciao e presto,
Leonardo
Eccoci qua di nuovo con la prima lezione di euskera, quella lingua che noi Italiani chiamiamo basco.
Prima di tutto una brevissima introduzione, raccontandovi quello che ho appreso in questi 2 anni vivendo a Pamplona. Non cercherò mail nessuna notizia su internet, tutto quello che troverete qua è solo farina del mio sacco.
Cominciamo: il basco è, insieme credo al finladese ed all' ungherese una lingua le cui radici non sono rintracciabili perchè si perdono durante la notte dei tempi.
Naturalmente si è sempre parlato in quella regione chiamata Euskal Herria e che comprende le quattro province basche spagnole (Navarra, Gipuzkoa, Alava e Biscaglia) e le tre francesi.
Durante la dittatura franchista vennero proibiti tutti i regionalismi e con esso naturalmente il basco. Però alla morte di Franco si è ripreso a parlare euskera ed oggi sono sempre di più i genitori che inviano i propri figli alla ikastola (la scuola dove si apprende parlando euskera).
Oltre a questo possiamo dire che c'è stato anche un fiorire di nomi propri baschi per i nuovi nati, Come esempio posso dirvi che i miei re nipotini si chiamano June, Unax e Ibai.
Altra curiosità che mi è venuta in mente giusto ora. Il basco tiene una pronuncia della "Z" molto simile a quella italiana, quindi la nipotina che ha imparato il basco sa pronunciare pizza e pizzaiolo perfettamente. ;-)
Comunque vi racconterò altri annedoti, adesso la prima lezione. Un cosa molto semplice per inziare, declineremo il verbo essere.
Ni naiz Io sono
Zu zara Tu sei
Hura da Lui/Lei è
Gu gara Noi siamo
Zuek zarete Voi siete
Haiek dira Loro sono
Vi avevo avvertito, nessuna similitudine con le altre lingue. Però quella basca è una cultura interessante, perchè non cominciare sapendone di più sulla sua lingua.
Ciao e presto,
Leonardo
Ubicazione:
Pamplona, Navarre, Spagna
lunedì 1 febbraio 2016
Relleno pamplonica
Ciao a tutti.
Mi dispiace essere stato lontano dal blog questi giorni. Sono venuti a trovarci i miei gentori da Milano e non ho avuto tempo per postare. Però ho anche una buona notizia per voi tutti. Esiste un luogo a Pamplona dove si può provare un caffè stilo italiano se qualcuno fosse interessato. Ma questo lo lascio per un'altra volta.
Allora, come dice il titolo, oggi andremo a provare una ricetta che è propria di Pamplona. Non so se si può trovare in altre parti di Spagna quindi quale miglior modo per cominciare a parlare della cucina Navarra che grazie ad una ricetta esclusiva? Se siete già stati in Spagna, conoscerete sicuramente la morcilla. Sarebbe il nostro sanguinaccio, con la differenza che a me il sanguinaccio non piace ed adoro la morcilla. La morcilla più famosa è quella di Burgos che ho provato una volta e che non vedo l'ora di riprovare. ;-)
E che cos'è il relleno? Beh, il relleno è praticamente un qualcosa che sostituisce al sangue del maiale le uova. Attenzione, non è vegetariano perchè comunque tra i suoi ingredienti compare, seppure in minime quantità, il tocino (credo si possa tradurre con guanciale). Esattamente come la morcilla, il relleno è come un cotechino che si taglia a fette che si friggono in padella. Tutto qua? No di certo, fondamentale per un buon relleno è la salsa di pomodoro.
Tutto qua? No di certo, fondamentale per un buon relleno è la salsa di pomodoro.
Vi dico come la preparo io. Faccio un soffritto con cipolla, carota e sedano tagliati fini fini. A questo punto si aggiunge una fetta di prosciutto crudo tagliata grossolanemente ed infine la salsa di pomodoro.
Con il prosciutto non sarà necessario aggiungere il sale.
In un'altra padella si frigge il relleno tagliato a fette, si aggiunge alla salsa di pomodoro et voilà, ecco un piatto gustosissimo (in Navarra si direbbe super rico).
Questo è tutto per oggi, vi aspetto nel blog.
Alla prossima, Leonardo
Mi dispiace essere stato lontano dal blog questi giorni. Sono venuti a trovarci i miei gentori da Milano e non ho avuto tempo per postare. Però ho anche una buona notizia per voi tutti. Esiste un luogo a Pamplona dove si può provare un caffè stilo italiano se qualcuno fosse interessato. Ma questo lo lascio per un'altra volta.
Allora, come dice il titolo, oggi andremo a provare una ricetta che è propria di Pamplona. Non so se si può trovare in altre parti di Spagna quindi quale miglior modo per cominciare a parlare della cucina Navarra che grazie ad una ricetta esclusiva? Se siete già stati in Spagna, conoscerete sicuramente la morcilla. Sarebbe il nostro sanguinaccio, con la differenza che a me il sanguinaccio non piace ed adoro la morcilla. La morcilla più famosa è quella di Burgos che ho provato una volta e che non vedo l'ora di riprovare. ;-)
E che cos'è il relleno? Beh, il relleno è praticamente un qualcosa che sostituisce al sangue del maiale le uova. Attenzione, non è vegetariano perchè comunque tra i suoi ingredienti compare, seppure in minime quantità, il tocino (credo si possa tradurre con guanciale). Esattamente come la morcilla, il relleno è come un cotechino che si taglia a fette che si friggono in padella. Tutto qua? No di certo, fondamentale per un buon relleno è la salsa di pomodoro.
Tutto qua? No di certo, fondamentale per un buon relleno è la salsa di pomodoro.
Vi dico come la preparo io. Faccio un soffritto con cipolla, carota e sedano tagliati fini fini. A questo punto si aggiunge una fetta di prosciutto crudo tagliata grossolanemente ed infine la salsa di pomodoro.
Con il prosciutto non sarà necessario aggiungere il sale.
In un'altra padella si frigge il relleno tagliato a fette, si aggiunge alla salsa di pomodoro et voilà, ecco un piatto gustosissimo (in Navarra si direbbe super rico).
Questo è tutto per oggi, vi aspetto nel blog.
Alla prossima, Leonardo
Etichette:
navarraitaliana,
pamplona,
relleno,
ricette
Ubicazione:
Pamplona, Navarre, Spagna
Iscriviti a:
Post (Atom)